Il bacio dell’incubo di Nina Talvi

Titolo: Il bacio dell’incubo

Autore: Nina Talvi

Pubblicato: Triskell edizioni – 2022

Genere: Fantasy

Pagine: 370

Trama

Fin da bambina, Cora soffre di paralisi del sonno che le causano incubi agghiaccianti. Un giorno, sulla spiaggia del Mar Baltico, trova un ciondolo misterioso in grado di attenuare la sua condizione.
Quello che non si aspetta è che il monile richiami a sé il suo vero padrone.
Eric è un essere soprannaturale che si nutre di incubi ed è uno dei tre figli di Caino. Custodisce dentro di sé una parte dell’arma con cui ha condannato il padre all’oblio eterno, che gli scatena una fame di sangue tenuta a bada solo dal prezioso amuleto.
Cora riceve un’offerta che non può rifiutare ma che la catapulta in un mondo di creature che sembrano uscite dalle fiabe… o dagli incubi più terribili.
Mentre i due combattono l’attrazione pericolosa che cresce tra loro, un essere oscuro e antico minaccia il mondo soprannaturale di Helsinki, mettendo a repentaglio i delicati equilibri raggiunti in secoli di pace.

Recensione

Il primo libro della serie “Stirpe Maledetta” ci introduce a un mondo sovrannaturale in cui i figli di Caino, il famoso personaggio biblico, portano con sé un’eredità oscura e potente. Migliaia di anni fa, Caino uccise il fratello e la moglie umana con una Falce intrisa del suo odio e della sua magia, grazie alla quale creò i tre figli Incubo, Abisso e Bestia.

Cora, la protagonista femminile, torna in Finlandia dopo un lungo periodo trascorso in Italia. La sua precedente relazione l’ha portata ad annullarsi diventando docile e sottomessa. Allontanarsi da chi l’ha fatta sentire nessuno, l’aiuta a reagire e trasformare le sue emozioni in determinazione e facendosi valere. Proprio questa tempra le permette di non lasciarsi intimorire più del dovuto da Eric quando lui pretende che gli consegni una collana che lui ha perso e che Cora ha trovato sulle rive del Mar Baltico. Da molti anni Cora soffre di tremendi incubi e paralisi del sonno, ma da quando indossa quella collana riesce a dormire meglio.

Incubo è il primogenito di Caino, quello che porta dentro di sé un pezzo della Falce e da allora vive nell’angoscia e con degli istinti crudeli che cerca di tenere a bada. Sembra il più temibile, ma dimostra un’attenzione e umanità che si scontra con i suoi istinti spinti dalla Falce. Come gran parte degli esseri che si nascondono dietro l’aspetto umano per celare la loro vera natura, l’essere sovrannaturale Incubo si trasforma nell’umano Eric. Si nutre degli incubi degli altri e trova in Cora qualcosa che lo asseta e riempie di energie. Quella collana è una fonte di equilibrio che aiuta Incubo a trattenere il male che la Falce gli istiga e sigla un accordo con Cora che porterà beneficio a entrambi: lui si nutre dei suoi incubi che lo assetano e riempiono di energie e lei dorme meglio. Fra loro non c’è complicità, è un continuo tirare la corda e sfidarsi, senza rendersi conto che questo li lega sempre più. Non è una classica storia d’amore inserita in un contesto fantasy, è qualcosa di unico che incuriosisce per l’originalità e la gestione dei sentimenti che entrambi sviluppano che vanno di pari passo con le differenze che li caratterizzano.

Assieme ai fratelli, Incubo ha intrappolato il padre negli inferi in modo che tutti fossero in salvo dalla sua cattiveria, ma il mondo sovrannaturale è diffidente verso i tre fratelli e i loro poteri perché incapace di dimenticare cos’ha subito da Caino. Gli unici esseri sovrannaturali umani sono le streghe o le Sussurratrici che hanno l’obbligo di aiutare qualsiasi essere si rivolga a loro indipendentemente se siano buoni o cattivi. Una di loro aiuterà Eric nel capire chi sta tramando per liberare Caino e che vuole far tornare il puro male sulla terra e unirsi a lui per conquistare e sottomettere l’umanità e il mondo sovrannaturale.

Interessante il tipo di magia, di leggende e mistero che Nina Talvi ha trattato nella storia: per assurdo non è niente di eclatante, ma per una lettrice come me, la semplicità è proprio il punto di forza che ha fatto leva nel mio entusiasmo. Sono i piccoli dettagli, le poche influenze magiche e l’abbinamento al quotidiano che tutti noi viviamo, che danno forma a una storia interessante e ‘non già letta’. Per non parlare della scelta dell’ambientazione che mi ha ulteriormente entusiasmata.

La scrittura dell’autrice mantiene una narrazione incalzante e particolare, alternando momenti di tranquillità a quelli d’azione, scene di riflessione a quelle di passione e il tutto legato alla personalità di Cora ed Eric. Porta il lettore in un mondo esistente ma lo impreziosisce di storie che hanno radici nel tempo, di leggende e magia.
Un extra del libro sono alcuni disegni che raffigurano specifiche scene e, per capire le diverse specie di esseri sovrannaturali e relative abilità/poteri, c’è un glossario alla fine del libro da consultare soprattutto all’inizio quando ci si addentra nella storia. Ma non vi preoccupate perché non sono tanti e sono facili da ricordare e/o identificare.

Buona lettura!
Sushka

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